Disegni e carte di Michelangelo possiedono una straordinaria potenza e densità comunicativa e ci offrono la possibilità di osservare l'artista al tavolo di lavoro, concentrato nel disegno e nella scrittura. Ma questi stessi documenti ci permettono di coglierne anche la persona nei momenti più rilassati e conviviali e nelle sue azioni quotidiane. Vediamo così Michelangelo afferrare al volo un foglio per annotare qualcosa appena balzata alla mente, tracciare un rapido schizzo durante una conversazione, correggere la mano di un assistente, motteggiare in versi e con vignette, scarabocchiare annoiato tra le pagine e persino strappare un pezzo di carta da un disegno per scrivere un messaggio da inviare in tutta fretta.
Attraverso una sorta di archeologia dei fogli, che intreccia l'attenta osservazione dei dati materiali della carta con l'analisi della medialità dei disegni, questo progetto suggerisce un nuovo modo di guardare ai disegni di Michelangelo e, grazie all'aiuto delle tecniche digitali, non solo permette di rivalutare i fogli meno noti del corpus cartaceo dell'artista, ma anche di guardare con occhi nuovi alcuni tra quelli più noti e spettacolari.